Guidare un’auto che consumi poco, ma non solo. La sensibilità sul tema del rispetto per l’ambiente non può “limitarsi” a questo, che pure è un ottimo inizio; vanno considerati anche altri aspetti…
Rendere la mobilità davvero sostenibile è un argomento molto complesso e di fondamentale importanza per il Gruppo Volkswagen, che ha l’obiettivo di diventare “carbon neutral”, cioè ridurre a zero la CO2 emessa dal totale delle proprie attività. La parola chiave per riuscirci è decarbonizzazione, ovvero una strategia di costante riduzione delle emissioni, che si può attuare solo pensando in maniera olistica.
La carbon footprint. È indispensabile, infatti, considerare ogni aspetto del ciclo di vita di un veicolo: dalla progettazione iniziale alle materie prime, dalla logistica alla produzione, dal primo all’ultimo chilometro percorso, senza dimenticare lo smaltimento e il riciclo.
Gli esperti parlano di “carbon footprint” (impronta di carbonio), bilancio ambientale o “Life Cycle Assesment” (LCA). Quest’ultima, in particolare, è un’analisi standardizzata dell’impatto ambientale di tutta la storia di un veicolo, secondo le norme ISO: uno strumento utile e affidabile per accertare l’effettivo bilancio ecologico di una vettura.
LCA – La vita dell’auto. La vita di un’auto si divide convenzionalmente in tre fasi, “from the well to the wheel”: la produzione, che a sua volta include l’estrazione delle materie prime, la produzione dei componenti e quella del veicolo; l’utilizzo – che tiene in considerazione la fornitura di carburante o elettricità e le emissioni prodotte dal veicolo – e il riciclo, inteso come riutilizzo delle batterie e recupero e rigenerazione dei materiali per un successivo nuovo impiego. Gestire bene ognuno di questi aspetti richiede analisi profonde e complesse:
Essere carbon neutral. “È semplice dire che una e-Golf ha un’impronta di carbonio maggiore di una Golf Diesel per quanto riguarda la produzione, ma dopo 125.000 km di utilizzo su strada i ruoli si ribaltano. Per questo dobbiamo avere ben chiari i punti forti di ogni tecnologia e quali siano le priorità” spiega Marko Gernuks, Responsabile della Life Cycle Optimization per il Gruppo. La nuova Volkswagen ID., la cui produzione è iniziata nel 2019, sarà la prima Volkswagen completamente carbon neutral. Le emissioni sono state ridotte fin dal principio e a compensazione di quelle inevitabili sono stati attivati progetti a tutela del clima.
Energie rinnovabili. La produzione del pacco batterie genera circa il 40% delle emissioni complessive rilevate lungo l’intero ciclo di vita dell’auto: il modo migliore e più immediato per ridurle è utilizzare energie rinnovabili per questo passaggio. La fase di utilizzo è tanto interessante quanto articolata, dal momento che lo stile di guida è un elemento assolutamente soggettivo che, però, va a incidere direttamente sui consumi.
In tal senso, per il Gruppo Volkswagen al momento la trazione elettrica è la tecnologia migliore per abbattere le emissioni e ottenere una mobilità davvero pulita – ma, anche in questo caso, un’auto a zero emissioni lo è veramente solo se l’energia che utilizza è “green”. E proprio a questo scopo il Gruppo ha fondato Elli, un’azienda dedicata alla fornitura di energia proveniente esclusivamente da fonti rinnovabili.
Vision 2025
Alla fine del ciclo di vita di un’auto c’è il riciclo, una fase molto complessa in cui il Gruppo Volkswagen è direttamente coinvolto. Dopo aver lanciato, già nel 2009, il progetto di ricerca LithoRec, che ha come obiettivo il riciclo delle batterie agli ioni di litio, ora sta lavorando alla realizzazione di un impianto pilota all’interno dello stabilimento di Salzgitter: l’obiettivo è ottimizzare il processo e utilizzare le materie prime recuperate per ridurre ulteriormente la carbon footprint.
Infine, un ulteriore parametro di riferimento per il Gruppo è il cosiddetto “Decarbonization Index” o DCI (indice di decarbonizzazione), uno degli indicatori chiave della “TOGETHER – Strategy 2025”, la visione dell’azienda sulla strada per diventare un provider globale di mobilità sostenibile, completamente carbon neutral entro il 2050.